Dopo numerosi contatti con il suo entourage siamo riusciti ad incontrare Davide Limardi, General Manager bianco-verde, con il quale ci siamo intrattenuti in una chiacchierata sulla pallacanestro e in particolare sulla Spes Mentana.

Miami (Florida) 22 Ott 2014

Il dirigente mentanese ci invita negli States e più precisamente nello stato della Florida, dove si trova, ospite dei Miami Heat, per discutere di future partnership fra la franchigia di Miami e la Spes, e noi lo abbiamo raggiunto oltre oceano.

Salve Direttore, in quanto responsabile generale dell'area tecnico-organizzativa del club, cosa può dirci della stagione sportiva che sta per iniziare?

La prima squadra è ancora in costruzione, rispetto ai programmi della scorsa stagione e a quanto pensato in estate, siamo stati costretti in corso d’opera ad un ridimensionamento.

Davide Limardi
Affrontiamo l’anno con rinnovato entusiasmo anche se le difficoltà non mancano, abbiamo lavorato duramente nel corso dell’estate per organizzare al meglio l’attività sportiva. Per il minibasket stiamo pensando di creare tre o quattro gruppi che possano garantire esperienza di gioco e confronto con le altre società del territorio, e se possibile anche al di fuori dei confini regionali, porteranno avanti il lavoro Giuseppe Scuotto e Luca Nardangeli. Per quanto riguarda il settore del basket ci sarà una promettente squadra Under 13 formata da ragazzi della Spes Mentana e della Virtus Monterotondo, il coach Giorgio Marchegiani ha avuto l’intuizione di formare un unico gruppo tra questi ragazzi, dopo averli visti brillare, lo scorso anno, in occasione di un torneo e la società ha sposato l'idea con entusiasmo. L’Under 15 sarà guidata da Luca Nardangeli, il gruppo non è numeroso ma i ragazzi hanno manifestato l’intenzione di restare uniti, li aspetta un duro lavoro, ma il clima che si respira nella squadra è positivo e lascia ben sperare per il futuro. La prima squadra è ancora in costruzione, rispetto ai programmi della scorsa stagione e a quanto pensato in estate, siamo stati costretti in corso d’opera ad un ridimensionamento, infatti l’idea originaria di fare un campionato federale ed uno amatori è svanita per via dei costi elevati e per la carenza di strutture. Con estrema fatica abbiamo comunque formato un gruppo Senior, grazie alla caparbietà di Fabio D’Offizi e alla disponibilità di coach Flavio Sabelli.

...e di quella passata?
Mi rimangono in mente l’entusiasmo che si è avvertito per tutta la stagione, in tutti i gruppi.

Siamo venuti a sapere da fonti certe che durante il mese di agosto le sono state fatte molte pressioni dai grandi club, per vari dei nostri top player come Palermo, Marchesi, ma soprattutto Serani (sirene americane per lui), come è riuscito a respingere al mittente offerte così importanti per una piccola realtà come la Spes Mentana?
Come ho accennato prima, in estate abbiamo lavorato duramente proprio per confermare i pezzi pregiati. Per Serani e Palermo avevamo stabilito un buyout che, nonostante il valore dei ragazzi, ha scoraggiato i club che ci avevano avvicinato. Il mio amico Gabriele di Veroli mi ha martellato di telefonate per portare Serani in legadue GOLD, anche Germano (D’Arcangeli n.d.r.) più volte mi ha fatto proposte, ma siamo riusciti a trattenerlo. Diverso il discorso di Marchesi, le pressioni dei club turchi erano troppo forti e alla fine ce lo hanno strappato, sappiamo che al momento il ragazzo è in Anatolia alla ricerca della squadra che lo ha tesserato, alcuni sostengono che si sia arruolato tra le fila dei combattenti dell’IS, ma non voglio dare credito a queste indiscrezioni.

L'ennesimo anno di Fabio D'Offizi, è riuscito a farsene una ragione?
Si, ho capito che basta non ascoltarlo quando parla di basket.

L'ennesimo anno di Claudio Lotito, è riuscito a farsene una ragione?

Vogliamo veder crescere bambini educati e corretti, vogliamo veder crescere giocatori competenti, che imparino a conoscere ed a far proprio questo sport.

Davide Limardi
No, tra le altre cose mi dicono che verrà in panchina con noi, ovviamente con la tuta dell’Italia. (Dovrà passare su molti cadaveri ndr)

Quanto è importante per la Spes il settore giovanile?
E’ fondamentale. Vogliamo veder crescere bambini educati e corretti, vogliamo veder crescere giocatori competenti, che imparino a conoscere ed a far proprio questo fantastico sport, così da poter essere fonte di divertimento e passione a lungo negli anni.

Ci può descrivere questi suoi primi anni da dirigente sportivo? Le piace questa sua nuova veste?
Il ruolo mi piace, mi gratifica vedere tanti ragazzi che giocano con la maglia bianca e verde, certo non immaginavo un impegno del genere e nemmeno mia moglie se lo immaginava...

Cosa rappresenta per lei la Spes Mentana?
Valore, amicizia, passione.

Quali sono, secondo la sua opinione, i problemi della pallacanestro come movimento nella nostra zona?
La mancanza di cultura sportiva in una società “calciocentrica” è sicuramente un problema, abbinato alla carenza di strutture per il basket e a tecnici non preparati adeguatamente. A questi aspetti bisogna aggiungere anche un'altro elemento, cioè l’incapacità di collaborare tra le varie realtà del territorio.

Torniamo alla questione della prima squadra, all'inizio dell'intervista ha accenato a un ridimensionamento a dispetto dei piani iniziali, ci può spiegare meglio la situazione?
Gli spazi per il basket nella palestra "Don Vincenzo" di Mentana si sono assottigliati, con serenità e lucidità ci confronteremo nel corso dell’anno su cosa vogliamo fare da grandi, di sicuro come sempre, ricorderemo ancora il nostro amico Francesco Melis.